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L(vedi Pino Pellegrino):
da: Pino Pellegrino, La Fede. Credere è difficile non credere è impossibile. Credi e ti ringrazierai!, Astegiano Editore 2012
Un giorno, un politico vide in chiesa tanta gente a pregare. Disse al frate: «Se pregano, siamo a posto! ». «Eh, no!», fu la risposta del monaco: «Se pregano, non siamo più a posto! Se pregano, succede il pandemonio! Con la preghiera tutto cambia, non c’è più niente, non c’è più nessuno che stia al suo posto: la fede è pericolosa, sovversiva!».
Quante volte consideriamo la storia, come se non ci fosse alcuna diversità tra il prima e il dopo la venuta di Gesù e la sua risurrezione! Tutto il racconto del vangelo e della storia di Gesù è il racconto di che cosa significa che con la sua venuta tutto è cambiato. Quest'anno alla domenica ci accompagna il Vangelo di Luca.
L’Avvento, il tempo liturgico che abbiamo appena iniziato e che ci prepara al Santo Natale, ci pone di fronte al luminoso mistero della venuta del Figlio di Dio, al grande "disegno di benevolenza" con il quale Egli vuole attirarci a Sé, per farci vivere in piena comunione di gioia e di pace con Lui.
da: Pino Pellegrino, La Fede. Credere è difficile non credere è impossibile. Credi e ti ringrazierai!, Astegiano Editore 2012
La fede non è un tranquillante
È sempre impressionante leggere Carlo Carretto, grande testimone del secolo scorso, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, poi ritiratosi nel deserto del Sahara, che confessa: «Non finirò mai di ripetere che la più tremenda fatica della mia vita è stata quella di credere». Sì, credere è fatica perché il dubbio la insidia continuamente: «E se fossero tutte storielle confezionate per infinocchiare vecchietti e bambini?».
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