La fede non è oppio

Categoria: Anno della Fede
Pubblicato Mercoledì, 19 Dicembre 2012 21:26
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da: Pino Pellegrino, La Fede. Credere è difficile non credere è impossibile. Credi e ti ringrazierai!, Astegiano Editore 2012

Un giorno, un politico vide in chiesa tanta gente a pregare. Disse al frate: «Se pregano, siamo a posto! ». «Eh, no!», fu la risposta del monaco: «Se pregano, non siamo più a posto! Se pregano, succede il pandemonio! Con la preghiera tutto cambia, non c’è più niente, non c’è più nessuno che stia al suo posto: la fede è pericolosa, sovversiva!».

 

Cos'è che ha spinto il musicologo e medico tedesco Albert Schweitzer (1875-1965) a lasciare carriera e comodità per dedicarsi pienamente ai malati di Lambaréné, in Africa? La risposta è una sola: una fede tanto bruciante da sentirsi obbligato a far camminare le gambe e a mettere in moto le mani per dare!!

A proposito di fede come spinta all'azione, vi è proprio nella vita del dottor Schweitzer un episodio toccante ed illuminante. Una sera gli capitò di incontrare un altro grande credente, Raoul Follerau (1903-1977), l’apostolo instancabile dei lebbrosi. Ad un tratto questi gli disse: “Senti, se ti capitasse di incontrare Gesù su queste povere strade africane, che cosa faresti?”. Il medico ebbe un momento di esitazione e poi rispose: “Sai cosa farei? Abbasserei la testa per la vergogna: abbiamo fatto così poco di quello che lui ci ha comandato!”. Chiaro, no? La fede non disimpegna, ma spinge all’azione! Credere è abbandonarsi a Dio, fidarsi di Dio, non farsi cullare da Dio!

Dammi fede

Mio Dio, dammi la fede,
la fede vera, la fede pratica,
la fede che fa entrare
il Vangelo nella vita...

Mio Dio, dammi la fede
di chi costruisce sulla pietra
e non la fede morta di chi costruisce sulla sabbia...

Mio Dio, dammi la fede,
la fede che fa meditare le tue parole per comprenderle
e in seguito le fa praticare per tutta la vita,
questa fede che costituisce la vita del giusto,
poiché in effetti stabilisce la vita
su delle fondamenta nuove,
interamente diverse da quelle del resto degli uomini,
e che sono follie ai loro occhi...                       

                                                                                                     beato Charles de Foucauld